157.
Extent and Medium
fascicolo
cartaceo
122
cc.
Scope and Content
Raccolta della corrispondenza di Massimo Adolfo Vitale con la Santa Sede per la rimozione dell'espressione "perfidis judaeis" dalle preghiere del Venerdì Santo e sulle questioni di antisemitismo cattolico. (1)
Note(s)
(1) "Credendo che fosse importante comunicare e formare le nuove generazioni ad una nuova concezione di rispetto per chi professava una religione diversa, insieme al fratello Enrico, pose la questione della preghiera del venerdì santo, nella quale gli ebrei erano chiamati perfidos judaeos. Per Vitale, i tempi erano maturi perchè nella liturgia fosse tolta l'accusa di "perfidia" in quanto era il "risultato di una falsa traduzione". L'errore era stato rilevato dal cardinale, arcivescovo di Milano, Ildefonso Schuster. Ad esso Vitale e il fratello si rivolsero più volte perchè l'errore fosse corretto. Nonostante le rassicurazioni che avevano ricevute dal cardinale, non ottennero il risultato sperato. Solo il 27 marzo 1959, anche grazie alle iniziative dei fratelli Vitale e ad altri che si erano mobilitati, Papa Giovanni XXIII fece rimuovere il richiamo a perfidi giudei nella liturgia cattolica del venerdi santo". Costantino Di Sante, Auschwitz prima di "Auschwitz". Massimo Adolfo Vitale e le prime ricerche sugli ebrei deportati dall'Italia, Ombre corte, Verona, gennaio 2014, cit. pp. 28-29.
People
- Vitale, Massimo Adolfo
- Schuster, Ildefonso
Corporate Bodies
- Città del Vaticano