Delegazione per l'assistenza agli emigranti ebrei (DELASEM) (1)
Extent and Medium
1
busta
7
fascicoli
Note(s)
(1) "L'attività assistenziale delle Comunità israelitiche e delle organizzazioni ebraiche in Italia a favore degli ebrei fuggiti dalle persecuzioni in Germania e negli altri paesi sotto il dominio nazista ebbe inizio nell'aprile del 1933. In diverse città d'Italia sorsero comitati di assistenza, la cui attività era coordinata da un comitato presso l'Unione delle comunità israelitiche d'Italia a Roma. Dal momento che buona parte dei profughi, oltre un terzo, tendeva a stabilirsi Milano, [..] il comitato [..] di quella città assunse presto una posizione preminente, riconosciutagli anche dall'Unione. [..] Nel luglio del 1939 il Comitato milanese [..] venne sciolto per ordine di Mussolini [..]. Quando il Governo però, si rese conto che l'assenza di un'organizzazione assistenziale finiva per ostacolare la partenza degli ebrei, accosentì a che fosse istituito un nuovo ente assistenziale, a condizione che fosse direttamente sottoposto all'Unione delle comunità israelitiche d'Italia (UCII), più facilmente controllabile dal Ministero dell'interno. La nuova organizzazione, denonimata Delegazione per l'assistenza agli emigranti (DELASEM) fu fondata dall'Unione nel dicembre del 1939. Come sede per il suo ufficio centrale fu scelta Genova, città da dove si imbarcava la gran parte degli emigranti. La carica di direttore fu conferita all'avvocato Lelio Vittorio Valobra, [che rifugiatosi in Svizzera durante l'occupazione tedesca, potè avvalersi, a Genova, della collaborazione di Massimo Teglio, al quale affidò il coordinamento dell'attività assistenziale clandestina, e di Gino Migliau]". Klaus Voigt, La ricostruzione virtuale dell'archivio della DELASEM, in La rassegna mensile di Israel, n. 2, tomo II, 2003, cit. pp. 395 - 396.