Associazione donne ebree d'Italia. ADEI-WIZO

Identifier
ST0031
Language of Description
Italian
Alt. Identifiers
  • 1
  • ST0031
Dates
1 Jan 1927 - 31 Dec 1996
Level of Description
Fonds
Source
EHRI Partner

Extent and Medium

21

buste

102

fascicoli

47

fotografie

49

unità documentaria

Biographical History

L'ADEI nasce a Milano nel 1927 grazie al contributo di Berta Cammeo in Bernstein che, nel 1925, accogliendo favorevolmente l'interesse della signora Margulies verso la creazione di "un'associazione femminile ebraica per il lavoro sociale in Palestina" lanciò una prima associazione di soccorso per le donne ebree; questo primo gruppo di socie, riunito settimanalmente nella casa della signora Bernstein in via Gioberti, si trasformò nell'ADEI. Il 23 maggio 1927 l'assemblea costituente si riunì, ne approvò lo statuto (1) e ne definì gli scopi. Così si legge all'art. 2: "l'associazione ha lo scopo di: a) promuovere la diffusione della cultura e dello spirito ebraico fra le donne e i fanciulli ebrei d'Italia; b) contribuire allo sviluppo delle istituzioni israeliane che assistono la maternità e l'infanzia; c) di collaborare con le istituzioni locali di assistenza e beneficienza ebraica in Italia, pel il raggiungimento dei loro fini e per integrarne l'opera; d) coadiuvare alla prepazione della donna ebrea per le particolari funzioni alle quali è chiamata in Israele" (cfr. b. 1, fasc. 4). L'organizzazione dell'ADEI è evidente sin dalle origini: l'articolo 1 oltre ad istituire l'Associazione delle donne ebree d'Italia ne stabilisce la sede centrale a Milano in foro Bonaparte n. 24, mentre l'art. 18 sancisce la costituzione di sezioni locali nelle città dove risiedono almeno venti socie. Già nel verbale d'assemblea del 20 marzo 1928 oltre alla sede centrale figurano le sezioni di Torino, Genova e Ferrara; pian piano si assiste ad una crescita dell'ADEI-WIZO con la nascita di nuove sezioni, quali Venezia, Firenze, Tripoli, Padova (1928-1929), Roma, Alessandria (1930), Trieste e Pisa (1931). Un discorso a parte merita Milano: culla dell'associazione, nel capoluogo lombardo si costituisce, nel 1929, anche una sezione ADEI, che aderendo al programma della centrale, si identifica con essa e se ne distacca solo a partire dal 1951 (cfr. Serie Consiglio e giunta). Nel 1951 l'ADEI diventa ufficialmente Federazione italiana della WIZO e si chiamerà da questo momento ADEI-WIZO con sede centrale a Milano (2). Il rapporto tra la sede centrale e le sezioni è successivamente definito da un regolamento in base al quale le sezioni devono versare alla centrale una somma non inferiore al 50% di tutte le loro entrate destinata ad essere trasmesse in Palestina (cfr. b. 1, fasc. 4); oggi L'ADEI-WIZO, iscritta all'albo delle associazioni di promozione sociale (APS) dal 2011, è presente con proprie sezioni territoriali in 20 città e 6 regioni italiane che localmente rappresentano l'Associazione nella loro opera assistenziale ed educativo - culturale.

Archival History

Al momento della donazione la documentazione era in uno stato di parziale ordine secondo l'elenco elaborato dall'attuale presidente nazionale dell'ADEI-WIZO Ester Silvana Israel. Grazie ad una donazione della famiglia in onore del 100° anniversario di Iride Schwarz, già vice presidente nazionale ADEI-WIZO, è stato avviato un progetto di riordino e inventariazione a seguito del quale le carte sono state versate al CDEC che, oggi, le conserva e ne permette la consultazione.

Acquisition

Il fondo è stato consegnato da Ester Silvana Israel, presidente nazionale ADEI-WIZO dal 2011 accompagnato da un elenco sommario della documentazione versata.

Scope and Content

ll fondo raccoglie e conserva le carte relative alla nascita dell'Associazione donne ebree d'Italia - ADEI-WIZO con i relativi verbali del Consiglio centrale e della sezione di Milano, i verbali delle assemblee generali, poi nazionali nonché la corrispondenza con le sezioni. La documentazione cartacea descritta riflette anche i vari rami dell'attività dell'ADEI-WIZO con particolare riferimento all'assistenza sociale ebraica (cfr. sottoserie Attività assistenziali) e la diffusione della cultura ebraica (cfr. sottoserie Dipartimento cultura). Si conservano inoltre due buste (cfr. b. 20 e 21) contenente le matrici fotografiche e fotomeccaniche per la pubblicazione di immagini presumibilmente sulla rivista dell'ADEI-WIZO.

System of Arrangement

Come prima operazione, data l'assenza di strumenti di corredo, si è resa necessaria una sommaria ricognizione del fondo. La documentazione era conservata in dieci scatole di cartone, cinque delle quali contenevano documentazione cartacea, due cassette audio, una materiale bibliografico e una matrici fotomeccaniche e fotografiche. Si è passati quindi ad una schedatura più analitica che ha permesso l'inserimento dei documenti in tre serie ordinate cronologicamente. In assenza di chiare modalità di classificazione, segnature archivistiche o titoli - è stato possibile solo rinvenire sulle carte segni rossi a matita prevalentemente sulla corrispondenza con le sezioni (Cfr. b.7, fasc. 1) che fanno supporre un tentativo di organizzazione archivistica - il riordino è stato possibile grazie allo statuto originario, al regolamento tra la sede centrale e le sezioni nonché allo studio della struttura dipartimentale dell'associazione, che, a partire dagli anni '70 ne identifica l'attività (1). Questa analisi ha condotto alle serie Il fondo si chiude quindi con la serie , che riunisce in due buste le matrici fotomeccaniche e fotografiche delle immagini da pubblicare presumibilmente sulla rivista dell'ADEI-WIZO. In seguito si riporta un breve schema di presentazione delle serie (per un approfondimento si rimanda alle introduzioni presenti in inventario):TITOLO 1. Organi, sezioni e socie: buste 1-8, fascicoli 1-48, estremi cronologici 1927-1988;TITOLO 2. Contabilità: busta 9, fascicoli 49-57, estremi cronologici 1938-1984;TITOLO 3. Attività: buste 10-19, fascicoli 58-102, estremi cronologici 1932-1998;TITOLO 4. Raccolte: buste 20-21.Il livello minino descritto è l'unità archivistica: per ognuna di esse è stato individuato un titolo (originario o attribuito), l'eventuale segnatura originaria, l'arco cronologico e la tipologia documentaria. Da sottolineare il fatto che si è cercato di mantenere inalterata la composizione e la suddivisione dei fascicoli, fatta eccezione per alcuni casi, come la corrispondenza; in casi come questo, più fascicoli uniti, le segnature originarie sono state segnalate. Ad ogni unità archivistica infine è stata attribuita una nuova segnatura con numerazione per serie aperta trattandosi di un fondo lacunoso e soggetto a nuovi incrementi; per questa ragione l'inventario prodotto è da considerarsi provvisorio e suscettibile di modifiche anche nella sua struttura.Oggi il fondo, riordinato nel rispetto delle funzioni del soggetto produttore, si compone di 8.388 carte circa e 47 fotografie raccolte in 102 fascicoli a loro volta suddivisi in 19 buste per 2,52 metri lineari circa; ad essi si aggiungono 2 buste di matrici fotomeccaniche e fotografiche per la stampa di immagini. Tutta la documentazione inventariata ai sensi dell'articolo 13, commi a) e b) del D. Lgs. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, in copia e in originale nonchè in buono stato di conservazione, è stata completamente ricondizionata al fine di garantirne l'accessibilità e consultabilità a fini storici.

Existence and Location of Originals

  • Copia digitale disponibile, realizzata nel 2017 nell'ambito degli accordi di scambio fra Fondazione CDEC e Yad Vashem.

Note(s)

  • (1) Nel 2010 lo statuto dell'ADEI-WIZO è stato modificato. Tra le novità figura l'affidamento dell'amministrazione dell'associazione ad un Consiglio nazionale diretto dalla presidente nazionale e composto da 14 consigliere elette dall'Assemblea generale. (2) Cfr. Associazione donne ebree d'Italia, 1970-1997 Storia dell'ADEI-WIZO 2a parte, Milano, ADEI, cit. pg. 162.

Corporate Bodies

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